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  • Authy Desktop chiude: addio Authy!

    Authy Desktop chiude: addio Authy!

    Authy, per chi non la conoscesse, è una famosissima app per l’autenticazione a 2 fattori (2fa).

    Il successo di Authy probabilmente è stato il suo essere multi-piattaforma (io la usavo su Android, Linux e Windows così da avere un backup nel caso in cui avessi perso il telefono).

    Incomprensibilmente, purtroppo, Authy ha deciso di terminare il supporto all’app desktop e concentrarsi solo su quella mobile (che a questo punto non ha niente di più di tante altre app, spesso graficamente più belle e con molte più funzionalità).

    Ho dunque deciso di abbandonare Authy ma… Cosa scegliere?

    Beh, per android abbiamo le ben note Microsoft Authenticator e Google Authenticator, ma io son particolare e ho preferito una soluzione open source: Authenticator Pro

    Authenticator Pro permette davvero tantissime personalizzazioni, praticamente nessun permesso (non lavora online) e permette di editare gli elementi già presenti o di esportarli/importarli in pochi click.

    L’app è disponibile anche sul google play store:
    Google Play Store: me.jmh.authenticatorpro

    Ok, possiamo dunque abbandonare Authy su Android, ma rimane il problema per Linux e Windows.

    Cercando e ricercando, alla fine – usando Firefox (ma c’è anche per Chrome) – ho scelto la comoda estensione che permette di avere i codici OTP (One Time Password) direttamente nel browser: GitHub:Authenticator-Extension

    Funziona in modo ottimale, non richiede account, comoda modalità di importazione ed esportazione (ho importato in pochi secondi i codici già presenti su Authenticator PRO, esportati poco prima in modalità testuale).

    Riguardo ad Authy, c’è una procedura un po’ complicata per esportare i dati attualmente presenti, ma personalmente preferisco rifarli tutti (così facendo st anche controllando e ripulendo un po’ di roba nei singoli account).

    E voi che soluzione avete trovato? Conoscete app migliori?

    Fatemi sapere cosa ne pensate 😉

  • Arch Linux: fix adb permission issue

    Arch Linux: fix adb permission issue

    Ultimamente ho passato alcuni giorni facendo distro hopping a manetta (usavo manjaro ormai da qualche tempo, ma era ora di cambiare anche perchè mi ha dato spesso problemi di repo, chiavi scadute e dipendenze incasinate! e poi è una derivata e io non son stato mai granchè amante delle derivate…).

    In ordine ho provato:

    • Debian (la mia distro madre se vogliamo): La stable poco aggiornata, la testing meno sicura di stable e sid, sid potenzialmente troppo instabile! e comunque abbandonai debian tanti anni fa causa freeze periodico (https://guide.debianizzati.org/index.php/Freeze)

    • LMDE (linux mint debian edition): bello, facile e veloce, vede tutto senza problemi, ma usa cinnamon e io voglio kde (amo kde connect e comunque continuo a credere che le derivate non abbiano molta ragione di esistere).

    • EndeavourOS (derivata arch): davvero niente male come approccio facile ad arch linux, ma “troppo” smanettata e con troppe aggiunte (si è capito che tollero poco le derivate?)

    • Tumbleweed (OpenSuse rolling release): sembrava la distro perfetta (una rolling stabile e completa), ma sarà che conosco piuttosto bene solo debian* e arch* (* = e derivate!), ho letteralmente distrutto il bootmanager di opensuse dopo il primo riavvio e non ho nemmeno capito perché (mai successo con nessuna distro, nemmeno con le più ostiche).

    Insomma, deluso e sconsolato (o meglio, il solito inaccontentabile) la scelta era: Debian vs Arch (ma odiando il Debian freeze ho deciso di puntare su Arch, installato in pochi minuti grazie ad ArchInstall).

    Il brutto (o bello?) di Arch, però, è che non è tutta pappa pronta e tocca smanettarci appena installato altrimenti tante cose non potranno funzionare (per fare un esempio, su tutte le altre distro provate la mia stampante hp era già bella e operativa in tray, su arch ho dovuto installare manualmente hplip+cups e avviare il servizio di stampa), ma io son sempre stato un po’ masochista e quindi è letteralmente la distro perfetta per me.

    Dopo questa dovuta premessa, ecco il problema con android-tools (uso PixelFlasher per aggiornare il mio Pixel 7 Pro rootato e per la prima vola non riuscivo a farlo funzionare):

    In pratica adb non voleva saperne di funzionare correttamente e andava solo tramite root o impostando manualmente dallo smartphone la preferenza USB su “Trasferimento file” (ma PixelFlasher non è bene usarlo via root e comunque anche impostando su File poi si avevano problemi ai seguenti riavvii).

    Così mi sono messo a cercare una soluzione e ho scoperto che mancavano le regole udev per gestire correttamente i dispositivi usb.

    Dopo varie ricerche sono arrivato qui:

    https://packages.debian.org/sid/all/android-sdk-platform-tools-common/filelist

    E trovato info sul file: /lib/udev/rules.d/51-android.rules

    Ho dunque scaricato e poi estratto il .deb, infine copiato il file “51-android.rules” in /etc/udev/rules.d/

    Come previsto, dopo un riavvio ho ottenuto il risultato sperato:

    Ok, sembra complicato?

    In effetti il problema è mio che prima provo a risolvere il tutto in modo astruso (ma efficace) e solo dopo scopro che bastava installare un pacchetto (presente sia nei repo che in aur, ma di cui non conoscevo il nome) per risolvere il tutto in pochi secondi:

    Io ho preferito la versione aur (git) che è più aggiornata, ma la fonte è la medesima quindi nessun problema.

    Se preferite un approccio più manuale (ma meno della mia soluzione di estrazione del deb), questa è l’origine del pacchetto (sia aur che arch):
    https://github.com/M0Rf30/android-udev-rules

    Ecco, direi che è tutto.

    Adesso insultatemi pure per aver scaricato ed estratto un .deb quando bastava semplicemente installare il pacchetto ufficiale di Arch o da Aur 😄

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